"L’uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé. Ma ha bisogno di conoscere il mondo per scoprire quello che ha dentro di sé" è l'aforisma di viaggio di Hugo von Hofmannsthal che vi propongo associato al Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich del 1818.
Dentro l'opera: "Il pittore non dovrebbe dipingere solo ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede dentro di sé". Con queste parole l'artista esprime un concetto chiave della sua arte.
Così, nel Viandante davanti a un mare di nebbia Friedrich non ci mostra la natura così com'è, ma piuttosto rappresenta lo stato d'animo dell'osservatore, in piedi, su uno sperone roccioso che si affaccia su una valle sconfinata.
Nel paesaggio si rispecchia il sentimento dell'uomo, e in questo quadro il sentimento che il nostro viandante scopre dentro di sé, contemplando il panorama che affiora dal mare di nebbia, è il Sublime, un misto di terrore e piacere che si prova di fronte a qualcosa di enorme, infinito... "e il naufragar m'è dolce in questo mare", scriverà nello stesso periodo Leopardi.
Ed è facile identificarsi nel viaggiatore solitario, visto di spalle, di cui finiamo per condividere, oltre al punto di vista, anche quella sensazione di meraviglia e inquietudine. Forse qui risiede il fascino di questo dipinto che è da molti ritenuto il manifesto della pittura romantica.
Sull'aforisma di viaggio: figlio prodigio di una famiglia benestante, Hugo von Hofmannsthal inizia la sua carriera di poeta, drammaturgo e scrittore a soli 17 anni.
Cresciuto nella Vienna di Sigmund Freud, nella sua produzione letteraria dà spazio a un lavoro di introspezione psicologica, attraversato da uno spirito malinconico, così comune anche ai dipinti di Friedrich. Allo stesso modo possiamo ritrovare nei suoi scritti anche il sentimento del Sublime che, ormai svincolato dall'assolutamente grande, si può provare anche davanti a banali situazioni del vivere quotidiano.
Se il testo da cui è tratto l'aforisma è Il libro degli amici, consiglio Lettera di Lord Chandos, suo manifesto letterario.
Per coloro che fossero interessati ad un approfondimento sul Sublime, raccomando "Il sublime è ora. Saggio sulle estetiche contemporanee" di Massimo Carboni.
Buona lettura e al prossimo aforisma di viaggio!
Dentro l'opera: "Il pittore non dovrebbe dipingere solo ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede dentro di sé". Con queste parole l'artista esprime un concetto chiave della sua arte.
Così, nel Viandante davanti a un mare di nebbia Friedrich non ci mostra la natura così com'è, ma piuttosto rappresenta lo stato d'animo dell'osservatore, in piedi, su uno sperone roccioso che si affaccia su una valle sconfinata.
Nel paesaggio si rispecchia il sentimento dell'uomo, e in questo quadro il sentimento che il nostro viandante scopre dentro di sé, contemplando il panorama che affiora dal mare di nebbia, è il Sublime, un misto di terrore e piacere che si prova di fronte a qualcosa di enorme, infinito... "e il naufragar m'è dolce in questo mare", scriverà nello stesso periodo Leopardi.
Ed è facile identificarsi nel viaggiatore solitario, visto di spalle, di cui finiamo per condividere, oltre al punto di vista, anche quella sensazione di meraviglia e inquietudine. Forse qui risiede il fascino di questo dipinto che è da molti ritenuto il manifesto della pittura romantica.
Sull'aforisma di viaggio: figlio prodigio di una famiglia benestante, Hugo von Hofmannsthal inizia la sua carriera di poeta, drammaturgo e scrittore a soli 17 anni.
Cresciuto nella Vienna di Sigmund Freud, nella sua produzione letteraria dà spazio a un lavoro di introspezione psicologica, attraversato da uno spirito malinconico, così comune anche ai dipinti di Friedrich. Allo stesso modo possiamo ritrovare nei suoi scritti anche il sentimento del Sublime che, ormai svincolato dall'assolutamente grande, si può provare anche davanti a banali situazioni del vivere quotidiano.
Se il testo da cui è tratto l'aforisma è Il libro degli amici, consiglio Lettera di Lord Chandos, suo manifesto letterario.
Per coloro che fossero interessati ad un approfondimento sul Sublime, raccomando "Il sublime è ora. Saggio sulle estetiche contemporanee" di Massimo Carboni.
Buona lettura e al prossimo aforisma di viaggio!